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Eclissi Anulare di Sole in allineamento con la Terra, Pleiadi e Centro Galattico

eclissiOggi 20 MAGGIO 2012 - ECLISSI ANULARE DI SOLE IN ALLINEAMENTO CON LA TERRA, PLEIADI E CENTRO GALATTICO

L'eclisse sarà visibile solo da alcune zone del pianeta, le stesse che saranno interessate dal cono d’ombra proiettato dalla Luna.

L’eclissi parziale coprirà, con il suo cono d’ombra, Stati Uniti, Messico, Oceano Pacifico e Asia Orientale. L’orario indicato è compreso tra le 20:53 UTC di oggi e le 2:49 UTC di domani, con un picco di visibilità collocato nel Pacifico settentrionale, in corrispondenza delle Isole Aleutine, alle ore 23:53 UTC.
È prevista una durata totale del fenomeno di 5 minuti e 46 secondi.

Le eclissi si ripropongono sistematicamente, seguendo quelli che vengono definiti “cicli di Saros”, che contano un periodo di circa 19 anni nel ripetersi del fenomeno; lo stesso, tuttavia, non avviene mai allo stesso modo né sulle stesse zone. La periodicità è in virtù del fatto che Terra, Sole e Luna tornino ad occupare le medesime posizioni durante le eclissi, in ciascun nuovo ciclo di Saros.

Tanto la letteratura popolare quanto quella tecnica contengono molti riferimenti alle eclissi solari di oggi come a quelle di secoli fa; alcuni tratti da testi antichissimi, altri da considerazioni che ambiscono a collegare l’evento a fatti contestuali accaduti nel passato.
Da migliaia di anni l’uomo guarda all’eclissi come ad un fenomeno astrale e geometrico di indubbia bellezza, poiché rappresenta un particolare allineamento tra Terra, Luna e Sole. La sensazione inquietante che emergeva nei secoli passati era però sempre connessa ad un cattivo presagio.
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È noto come il particolare e periodico allineamento galattico influisca decisamente sulle maree, causate dalla forza gravitazionale che la Luna, coadiuvata da quella pur inferiore del Sole, esercitano sulle imponenti masse d’acqua. L’evento si può però rapportare alla situazione del novilunio, in cui le forze gravitazionali del satellite e della stella vanno inevitabilmente a sommarsi poiché i due corpi celesti viaggiano più o meno nella stessa direzione.

Soprattutto se teniamo conto di segnali che ci vengono da epoche lontane, come il calendario Maya, di 18 mila anni fa, o da fonti sconosciute, come i cerchi nel grano.
L’antico popolo mesoamericano ebbe la capacità di tracciare il cielo stellato dei nostri tempi, individuando tanto i cicli di Venere quanto le eclissi senza sbagliare i calcoli a distanza di secoli. L’eclissi di Sole dell’11 agosto 1999 fu prevista con – addirittura! – 33 secondi di ritardo.
Prima ancora, nel codice di Dresda, l’eclissi totale dell’11 luglio 1991 è citata come “il primo incontro terreno con i Signori delle stelle”.
L’avvenimento, perfettamente visibile dal Messico, fu ripreso da centinaia di telecamere che inquadrarono anche una sorta di astronave nel cielo.
Da quel momento, sempre più frequenti, a Città del Messico, le sfere di luce che, singole o in flottillas, volteggiano in formazioni misteriose o in EBANI.

Le stesse vengono messe in rapporto con i pittogrammi delle coltivazioni cerealicole che, soprattutto nell’ultimo decennio, hanno mostrato un legame simbolico con la data della prossima eclisse.

Il 9 agosto 2005, lo spettacolare glifo comparso ad Oxfordshire mostra visibilmente il nostro cielo del 20 maggio 2012. Un’eclissi anulare di Sole, e l’allineamento celeste.

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